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La COLREGs 72 disciplina la navigazione in canale, alla regola 9 e alla regola 13.

Sorpasso

In caso di sorpasso di una nave “A” sulla sinistra di una nave “B”, ci si trova ad affrontare la seguente situazione:

  • quando la prua della nave “A” che sorpassa, raggiunge la poppa della nave “B”, potrebbe succedere che la velocità di “B” aumenti anche in maniera sensibile per la spinta d’acqua provocata da “A”;
  •  il primo effetto prevede una tendenza della poppa di “B” ad allontanarsi portando pericolosamente la prora verso la rotta seguita da “A”;
  •  la prua di “A”, a circa un terzo della lunghezza di “B”, subisce l’effetto di risucchio tendendo verso la nave che deve sorpassare;
  • quando sono più o meno affiancate, le poppe cercano di avvicinarsi mentre le prore di respingersi;
  • nella fase finale del sorpasso, quando la prora di “B” è circa a un terzo della lunghezza di “A”, la prora di “B” e la poppa di “A” tendono di nuovo ad avvicinarsi e ci sarà un nuovo ulteriore aumento della velocità di “B” appena terminato il sorpasso, questa volta dovuto alla scia di trascinamento di “A”.

 

Può verificarsi la situazione in cui le due navi affiancate tendano ad avvicinarsi l’una all’altra rimanendo ‘intrappolate’. Il ‘Trapping’ può accadere quando la nave che sorpassa non riesce a completare la sua manovra. Questo è dovuto alla resistenza all’avanzamento che entrambe le navi sperimentano.

Durante il sorpasso la nave che sopraggiunge trova meno resistenza e accelera, mentre la nave raggiunta, allo stesso tempo, decelera. Durante il sorpasso accade il contrario, la nave che sorpassa incontra maggiore resistenza e tende a rallentare, mentre la nave sorpassata, incontrando meno resistenza, tende ad accelerare. In casi limite le due navi procedono affiancate e la manovra di sorpasso si interrompe. Questa è la situazione più pericolosa e va contrastata cercando di allontanarsi, l’una dall’altra, al verificarsi dei primi segnali.

Una tecnica che permette di minimizzare i rischi in acque confinate, prevede che la nave “B” sorpassata, fermi le macchine e rallenti fino a quasi fermarsi su un lato del canale, mentre la nave “A” che sorpassa si allarga procedendo alla minima velocità. Questo permette alla nave sorpassata di non risentire degli effetti sponda e alla nave che sorpassa di procedere alla minima velocità che risulta tuttavia relativamente alta rispetto all’altra nave. Limitando le interazioni nave/nave e nave/sponda, il sorpasso risulta sicuro. Il vuoto, che la nave “A” lascia al passaggio, richiama la nave “B” verso il centro del canale, dove può riprendere il moto. Entrambe le navi possono eseguire brevi “kick ahead” per mantenere le posizioni cercate.

Vediamo graficamente quanto spiegato:

 

 

Il sorpasso tra navi in canale deve essere concordato fra le due navi, in modo che entrambe siano nella posizione giusta e pronte a intervenire per ridurre gli effetti indesiderati.

Le armi a disposizione per gestire queste situazioni sono:

  • conoscere gli effetti, per poterli prevedere e prevenire;
  • procedere a velocità ridotta, per ridurne il potenziale rischio e avere una riserva di macchina sufficiente ad aumentare la resa del timone;
  • usare per tempo e bene macchina e/o timone;
  • mantenere il contatto radio VHF.